Novembre 29, 2022

CER: la Seconda Conferenza Nazionale Un importante momento di confronto verso la costituzione delle Comunità Energetiche di seconda generazione.

by sasti in News

Martedì 22 novembre 2022, a Napoli,si è svoltala Seconda Conferenza Nazionale delle Comunità Energetiche sul tema “Governance ed innovazione tecnologica nelle Comunità Energetiche: dalla fase sperimentale al nuovo regime”.
Tanti i professori universitari, i professionisti e di rappresentanti di istituzioni ed Enti locali intervenuti per confrontarsi e condividere riflessioni sulle opportunità e le sfide rappresentate dalle Comunità Energetiche di nuova generazione, in attesa dell’imminente pubblicazione dei Decreti attuativi del D. Lgs. n. 199 del 2021.
Il dibattito multi-stakeholder si è articolato in quattro sessioni tematiche, sviluppate in collaborazione con operatori del settore (Cleanwatts, Maps Group, EnGreen e Unem) e dedicate all’evoluzione della governance delle CER, alla digitalizzazione dei processi di gestione delle future Comunità ed alle piattaforme già attive, oltre all’analisi di alcuni esempi virtuosi di CER.
La necessità di conoscere la rete italiana delle c.d. “cabine primarie” o “cabine di alta tensione” (CAT: gli impianti dislocati sul territorio italiano la cui funzione è quella di trasformare l’energia in ingresso ad alta tensione in energia a media tensione)costituisce uno dei temi attualmente più sentiti dagli operatori di settore.
Il D.Lgs. n. 199 del 2021, infatti, ha previsto la possibilità di costituire nuove “CER di cabina primaria” (con impianti fino ad 1 Mw/h), superando così le attuali conformazioni tecnico-giuridiche di “CER di cabina secondaria”(con impianti fino ad 200 Kw/h)e garantendo conseguentemente la possibilità di costituire Comunità Energetiche in grado di coinvolgere aree territoriali più vaste, con una capacità produttiva ed economica di grande importanza.
Simili opportunità, come precisato nel corso della Conferenza, si possono concretizzare solo con il superamento di due distinti ordini di problemi: quello giuridico, relativo alla necessità di individuare le forme societarie più idonee a sviluppare le nuove CER in armonia con le norme che saranno introdotte dagli attesi Decreti attuativi, e quello tecnico, derivante dall’attuale impossibilità per gli operatori di conoscere la collocazione delle cabine primarie (a breve dovrebbe essere pubblicata una piattaforma digitale in grado di far conoscere, in modo semplice ed immediato, le aree afferenti a ciascuna cabina primaria).
E’ stata condivisibilmente evidenziata la fragilità del modello prescelto per la costituzione delle prime CER: l’associazione senza scopo di lucro non riconosciuta. Tra le principali criticità sollevate: l’assenza di personalità giuridica e la conseguente impossibilità di garantire un’autonomia patrimoniale perfetta agli associati.
Inoltre, è stata presentata alla Corte dei Conti una richiesta di parere diretta ad accertare la (dubbia) legittimità del ricorso alla forma associativa da parte degli Enti locali nella costituzione delle CER.
La Comunità Collinare del Friuli, Ente locale promotore del progetto “RECOCER” per la transizione ecologica e l’efficientamento energetico, ha segnalato la necessità di chiarire quali siano i vantaggi economici ottenuti dai soggetti privati che partecipano alla CER: il disequilibrio nel soddisfacimento delle aspettative economiche dei partecipanti alla CER incide negativamente sulla corretta governante della Comunità e sulla sua stessa sopravvivenza.
ENER.BIT S.r.l., Società ESCo in house di cui lo Studio Legale DAL PIAZ è partner, condividendo le idee già sviluppate dal Prof. Ing. Sergio OLIVERO, Head of Business & Finance Innovation dell’Energy Center del Politecnico di Torino,intende costituire una prima Comunità Energetica “di territorio” (c.d. “C.E.T.”), che consenta agli operatori economici ed alle Amministrazioni di svincolarsi dal mercato regolamentato dell’energia.
E’ stato quindi discusso il tema delle piattaforme digitali destinate a facilitare la costituzione e lo sviluppo delle Comunità Energetiche attraverso la gestione informatica ed automatizzata dei flussi di dati da e verso il GSE,anche per la corretta suddivisione degli attesi incentivi economici: per consentire lo sviluppo delle CER di nuova generazione è infatti necessario implementare gli strumenti digitali che dovranno essere messi a disposizione, a costi accessibili, dei soggetti che assumeranno la gestione delle Comunità Energetiche.
Lo sviluppo di Comunità Energetiche “particolari”, quali quelle portuali, permetterà inoltre la sperimentazione innovativa di fonti energetiche rinnovabili quali l’idrogeno e l’eolico offshore, necessarie per fronteggiare i consumi che caratterizzano il sistema energetico portuale. Le aree portuali, quali avamposti tra le città e il resto del mondo, possono quindi diventare una grande occasione per accrescere la transizione energetica, dando vita ad un vero e proprio nucleo di economia circolare, che richiede la capacità di saper affrontare, combinandole, le peculiarità della normativa sulle CER con le norme di diritto marittimo.
Importanti anche le potenzialità delle stazioni di servizio e delle infrastrutture di ricarica elettrica nel contesto dello sviluppo delle CER. Il progetto di modernizzazione della rete italiana dovrebbe basarsi, infatti, sulla costituzione di veri e propri hub energetici in grado di diffondere le infrastrutture di ricarica elettrica veloce ed ultraveloce, attraverso cui utilizzare energia elettrica e cederla nell’ambito di Comunità Energetiche Rinnovabili: le cd. “multiservice stations” rappresentano una soluzione per la mobilità alimentata da carburanti, biocarburanti, elettricità generata da idrogeno e pensiline fotovoltaiche.
Fondamentale in tal senso è l’esperienza di GOCER S.r.l. di cui lo Studio Legale DAL PIAZ è partner: attraverso l’unione di competenze multidisciplinari sta dando vita ad una serie composita di Comunità Energetiche operative.
La Seconda Conferenza Nazionale sulle Comunità Energetiche ha dunque rappresentato un momento di confronto importante per conoscere ed approfondire esperienze all’avanguardia, a livello nazionale ed europeo, in ordine alla costituzione di CER di nuova generazione, aprendo scenari inediti e nuovi spunti di riflessione.